Di Carlo Orlando su Mercoledì, 26 Marzo 2025
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Una vittoria condivisa per la tutela dei diritti dei pazienti oncologici

Ieri, 25 marzo 2025, abbiamo raggiunto insieme un traguardo straordinario nella lotta per la tutela dei diritti dei pazienti oncologici, cronici e fragili. Una proposta di legge, frutto di sette anni di impegno e collaborazione con l’onorevole Comaroli e con l'onorevole Cattoi, è stata approvata all’unanimità in Parlamento. Questa legge, che introduce misure decisive per la conservazione del posto di lavoro e prevede un aumento di dieci ore annue di permessi per visite ed esami, rappresenta un successo che appartiene a tutti noi.

I punti fondamentali della nuova legge

Un successo nascosto nella forza del gruppo

Questa vittoria è il risultato diretto della forza, della coesione e della determinazione di una comunità unita. Solo il valore del gruppo e la compattezza dei nostri sforzi hanno portato a un risultato così significativo. Il lavoro sinergico con il network di associazioni "La salute è un bene da difendere un diritto da promuovere", del quale anche la nostra Associazione fa parte, dimostra concretamente che l’unità fa la forza.

L'approvazione di questa proposta di legge non è soltanto un successo legislativo, ma è anche una testimonianza di come l’impegno costante e la partecipazione attiva possano influenzare positivamente la vita di migliaia di persone. È un messaggio forte: non siamo soli nella nostra battaglia, e ogni passo avanti è il riflesso del duro lavoro e della passione che mettiamo ogni giorno nella nostra causa.

Continuiamo a camminare insieme

La strada è ancora lunga, ma questo risultato ci motiva a proseguire con rinnovata fiducia e determinazione nel nostro percorso comune. Siamo convinti che, insieme, possiamo continuare a promuovere e difendere i diritti fondamentali, affinché ogni paziente possa sentirsi protetto e accolto.

Un grande grazie a tutti coloro che, con il loro contributo, hanno reso possibile questo importante passo avanti. Continuiamo a camminare insieme, perché ogni successo è il segno che la nostra voce, unita a quella di tanti altri, può davvero fare la differenza.

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